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Meloni dagli industriali con Metsola: “L'Ue non sempre dalla nostra parte. Cancelli i dazi interni”

Meloni dagli industriali con Metsola: “L'Ue non sempre dalla nostra parte. Cancelli i dazi interni”

"L'Italia si presenta credibile davanti a un quadro economico e finanziario di estrema difficoltà. Lo testimoniano il livello dello Spread, più che dimezzato, la Borsa, il nuovo appeal dei Titoli pubblici italiani, l'attrattività ritrovata degli investimenti, e anche i giudizi delle agenzie di rating, su cui a volte sono critica. da Ultimo Moody's che ha rivisto quello dell'Italia come non accadeva da 25 anni". Lo ha detto la premier Giorgia Meloni, intervenendo all'Assemblea di Confindustria a Bologna.

Riferendosi alla presidente di Roberta Metsola, presente a Bologna, la premier dice: "Il Parlamento europeo è dalla vostra parte diceva prima Roberta Metsola. Dipende... dalle maggioranze. Ma tu, - sei dalla nostra parte. E grazie davvero...".

Meloni prosegue: “La nostra economia è solida e resiliente, non dipende dalla politica, lo avete dimostrato voi. La politica aggiunge la stabilità di un sistema e la visione: abbiamo tentato di rafforzare questa capacità dell'Italia di attrarre investimenti".

La premier chiede che "l'Europa abbia il coraggio di rimuovere quei dazi interni che si è autoimposta in questi anni". E aggiunge: "Il rilancio del mercato unico europeo è una priorità che la può mettere al riparo da scelte protezionistiche di altre nazioni".

Sul rapporto tra Ue e Usa, commenta: "Il rapporto con gli Stati Uniti è fondamentale: per mantenere la forza dell'Occidente, i nostri destini sono interconnessi. Durante la mia visita a Washington ho proposto un incontro a Roma fra Ue e Usa. Un primo incontro è avvenuto il 18 maggio a Palazzo Chigi con Vance e von der Leyen. È stato l'inizio di un dialogo che l'Italia ha continuato a facilitare in questi giorni, e che va portato avanti, se posso permettermi, con un approccio più politico che burocratico".

Meloni parla anche di energia. "Il nodo del costo dell'energia" è una "priorità del governo", che è "consapevole dell'impatto che ha sulle famiglie e sulle imprese. Per questo abbiamo stanziato 60 miliardi di euro per cercare di alleviare costi. Ma tamponare spendendo soldi pubblici non può essere la soluzione, quindi abbiamo accompagnato le risorse con diversi interventi".

Sull'ex Ilva, spiega la presidente del Consiglio, "c'è bisogno che tutti gli attori diano una mano e non ci siano attori che preferiscano mettere i bastoni tra le ruote: credo tutti comprendano cosa c'è in ballo". La situazione "che abbiamo ereditato" è "molto complessa", ma "il governo continuerà a fare la propria parte e sono certa che ognuno farà la sua parte".

Meloni affronta anche la questione automotive. "L'automotive è il comparto che sta pagando il prezzo più alto con una riga più pesante sulla produzione industriale complessiva, lo sappiamo – afferma -. Sapete che su questo tema ci siamo schierati fin dall'inizio, abbiamo lavorato molto. Sapete che la Commissione europea ha avviato diversi correttivi alla sua rotta iniziale. Grazie anche e forse soprattutto all'impegno italiano sono state di fatto sospese le multe ai produttori di auto, anche se purtroppo non ancora a quelli di veicoli pesanti, con l'obiettivo di interrompere, come diceva bene il presidente Orsini, quella assurda spirale che ha visto chiudere stabilimenti produttivi o comprare quote verdi dai principali competitor cinesi o americani pur di non ricadere nelle sanzioni".

Dall’opposizione, tra i primi a commentare l’intervento della premier è Matteo Renzi: “Ho sentito Giorgia Meloni intervenire all’Assemblea di Confindustria – scrive su X -. Sembrava una dirigente dell’opposizione, non la premier che sta al Governo: da tre anni stanno a Palazzo Chigi ed elencano i problemi dell’energia e della burocrazia come fossero dei passanti. La colpa è sempre degli altri: la sinistra, l’Europa, i dazi, le cavallette. Nel frattempo produzione industriale negativa da 26 mesi, Industria 5.0 bloccata, pressione fiscale che cresce, salari reali che crollano e record storico di italiani che fuggono all’estero ma nessun accenno alla realtà quotidiana di imprese e lavoratori. Alla scondinzolante Confindustria evidentemente va bene così: io penso che i cittadini si stiano accorgendo del bluff di un Governo che parla per slogan e non fa riforme nemmeno per caso”.

Ho sentito Giorgia Meloni intervenire all’Assemblea di Confindustria. Sembrava una dirigente dell’opposizione, non la Premier che sta al Governo: da tre anni stanno a Palazzo Chigi ed elencano i problemi dell’energia e della burocrazia come fossero dei passanti. La colpa è sempre…

— Matteo Renzi (@matteorenzi) May 27, 2025
La Repubblica

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